Il nostro territorio
Cittadina agricola della soglia messapica, sita a 97 metri d’altitudine sulle propaggini sud-orientali delle Murge. Sul territorio comunale, ampio 54,8 kmq, vigneti ed oliveti. L’abitato si estende ai lati della Via Appia, che ne costituisce l’asse principale, da cui dipartono strade diritte e regolari. Latiano sorse sui luoghi occupati da un antico centro messapico; in località Paretone, vi sono i resti dell’antica città messapica di “Scamnum”.
La cittadina fu anche un centro vivace in età romana. Subì però due pesanti devastazioni: dai Goti, nel 549 e dai Saraceni, nell’836. Nel 1092 il borgo di Latiano venne infeudato dal normanno Boemondo all’abbazia di S. Andrea di Brindisi. Nel 1407 fu venduto a Murro D’Alanno, poi passò alla famiglia Francone, che lo tenne fino al 1611.
Nel sec. XVII appartenne a Marco Antonio De Santis, a Paolo Panelli, quindi fu comprato dagli Imperiali, sotto di cui rimase sino al 1806. Nel 1848 e nel 1860 fu sede di cruenti scontri tra borbonici e liberali. Il territorio di Latiano è ricco di affascinanti cripte; in contrada Grottole, si trova la Cripta di S. Angelo, con tracce di affreschi; all’interno del castello, vi è la cripta dei SS. Crisante e Daria, sotto la chiesa di S. Pasquale, quella affrescata di S. Mauro; in contrada Salinelle, quella di S. Agostino. Da visitare anche la chiesa di S. Maria di Gallana, che custodisce pregevoli affreschi bizantineggianti. Maestoso il Palazzo Comunale, già degli Imperiali, edificato nel sec. XVII, con bella loggia sulla facciata. Interessante anche la Parrocchiale S. Maria della Neve, sobria, elegante e settecentesca.