Chiese

La chiesa di San Bartolomeo
Costruita verso la metà del 1500 si compone di una ampia navata centrale e due laterali sulle quali trovano posto le nicchie e gli altari dei santi protettori di S.Eufemia. Elementi in marmo colorato sono stati recentemente sistemati sulle pareti e sulle tre navate. Allineato con la facciata principale (dai lineamenti neoromanici semplici ed armonici), è posto il campanile il cui orologio meccanico con pesi e contrappesi che scendevano all’interno del campanile, ha scandito il tempo e il ritmo di vita per circa quattro secoli; sulla sommità del campanile vi è un cippo metallico e al di sotto del piano di copertura vi sono quattro finestroni su cui si affacciano le 4 campane (di varie dimensioni e di varie tonalità a seconda delle cerimonie che dovevano segnalare). Sul retro del campanile sorge la casa dei custodi del complesso parrocchiale, un ampio locale che fungeva da camera mortuaria ed un massiccio muro di cinta che racchiude un ampio giardino; a sud-ovest della chiesa e affacciata sulla piazza principale sorge la casa parrocchiale che ha ospitato i numerosi parroci che nel tempo hanno gestito le sorti della parrocchia e dove si conservavano anche i documenti, i registri e gli archivi della parrocchia e delle sue congreghe. La Chiesa è stata ripetutamente restaurata in seguito all’usura del tempo, agli eventi bellici e alle frequenti scosse sismiche che la hanno di volta in volta devastata.
L'intero complesso architettonico si presenta ora in un discreto stato di conservazione dovuto agli ultimi interventi di restauro risalenti agli anni 60, 70 e 80 del secolo scorso e che hanno interessato il campanile, la cinta muraria, la canonica e la ex camera mortuaria mentre all’interno sono stati adeguati gli impianti elettrici e di illuminazione .
Una particolare cura è stata riservata all’artistico e maestoso tabernacolo ligneo posto al fondo della navata centrale. Realizzato fra il XVI e il XVII secolo da artisti cappuccini detti "marangoni", si sviluppa verticalmente per quasi cinque metri attraverso tre piani rientranti a cupola, con statuine, colonne e tempietti decorati in argento come motivi ricorrenti. Prima dell'ultima riforma conciliare del 1960, all’interno della Chiesa, vi era una caratteristica balaustra in ferro battuto che cingeva l'altare maggiore; un pulpito in legno massiccio era posto in aderenza all'ultima colonna destra della navata centrale e un 'coro' riccamente ornato di fregi e di organo ospitava la corale del paese.

La chiesa di Roccacaramanico "Madonna delle Grazie"
Dagli anni successivi alla formazione dell’Unità d’Italia fino a metà circa degli anni 50, Roccacaramanico è stato Comune mentre la sua Chiesa Parrocchiale dedicata alla Madonna delle Grazie ha di sicuro una storia molto più complessa. Infatti nei Musei Vaticani sono conservate delle mappe medioevali su cui è chiaramente annotata la presenza di Roccacaramanico. E' verosimile quindi che la realizzazione del complesso canonico risalga ai primi secoli del secondo millennio. (sulle stesse tavole non si hanno tracce di S.Eufemia). La festività dedicata alla Madonna delle Grazie cade il giorno otto del mese di Settembre e, al tempo della civiltà contadina, erano molti i fedeli che da altre località si recavano a Roccacaramanico per ingraziarsi i suoi voti e festeggiare i raccolti della terra. La statua della Madonna delle Grazie è tuttora conservata all'interno della stessa parrocchia anche se l'intera struttura muraria, per evitare il definitivo degrado, necessita di un radicale, immediato e consistente intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il complesso parrocchiale è posto sulla sommità del centro abitato e vi si accede tramite una vertiginosa e lunghissima gradinata con un panorama mozzafiato su tutta la valle del fiume Orta e della Maiella.