PIETRA SCRITTA
Poco distante dal paese (circa 2,5 Km), nelle vicinanze del fiume Turano si trova la "Pietra scritta" Con questo termine viene localizzata una parte del territorio di Paganico Sabino dove si trova una pietra lavorata a forma quadrangolare che la tradizione popolare ha indicato con il nome di Pietra Scritta.
Trattasi di un monumento funerario risalente al 2° secolo d.C..
Questo monumento era già conosciuto in epoche antiche tant’è vero che molti studiosi ne parlano.
Possiamo infatti citare tra gli altri Olstenio che dice testualmente: “Prope Carseoli in territorio de Marcetelli…………. Pietra Scritta”.
Ricavato da una pietra calcarea rotolata dal vicino Monte Cervia è stata lavorata sul posto ed è formata da una base quadrangolare sormontata da altre due strutture sempre a forma quadrangolare ma di dimensioni inferiori.
La parte più alta presenta un foro centrale dove presumibilmente venivano inserite le ceneri del defunto.
Il monumento si trovava a ridosso dell’antica via Flavia che collegava “Tremula mutuesca” con Carsoli.
Sulla facciata visibile dalla suddetta strada si trova scolpita la seguente epigrafe:
P(ublius) Muttinus P(ubli) filus, pater
Clodia, mater
P(ublius) Muttinus, P(ubli) f(ilius),
Ser(gi tribu), Sabin(us), f(ilius)
Questa epigrafe è scolpita su tre righe ed in essa ci sono i nomi della famiglia dei Muttini della tribù Sergia, ivi sepolta.
Si presume che questa famiglia facesse parte di quei cittadini romani insediatisi in questa zona a seguito della vittoria di Roma contro le popolazioni latine che si erano alleate.
Usanza voleva che dopo una vittoria i soldati romani venissero ricompensati con appezzamenti di terreno situati nelle zone conquistate.